Massimo Manzo ("Focus"): «Così si vincono le elezioni americane»

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A bordo con le Donne al Volante, Liliana Russo e Katia De Rossi, è salito oggi, 22 ottobre, Massimo Manzo, giornalista del mensile Focus che ha parlato di elezioni americane. Nel suo ultimo articolo ha pubblicato un dossier sulla rincorsa alla Casa Bianca, che vedrà i cittadini statunitensi andare al voto martedì 5 novembre. «Il sistema elettorale americano - esordisce Manzo - è più complicato del previsto. Tutto ruota intorno al meccanismo del collegio elettorale. Per diventare presidenti bisogna accaparrarsi 270 delegati dei 538 totali che rappresentano i vari Stati dell'unione. All'interno del singolo Stato il cittadino vota il suo candidato preferito, e quello che ottiene più voti popolari si aggiudica tutti i delegati di quel singolo Stato. Viene a mancare la somma totale di ogni singola votazione».IL MOTIVO - É successo 5 volte nella storia americana che un candidato avesse vinto nonostante abbia avuto, nel conteggio di ogni singolo voto, meno preferenze totali del perdente. «Nel 2016 Hillary Clinton ottenne 3 milioni di voti più rispetto a Donald Trump - asserisce il giornalista di Focus - ma non raggiunse i 270 delegati, perdendo così le elezioni». Una modalità pensata dai padri costituenti per non far concentrare le campagne elettorali dei candidati solo nelle metropoli, ma di prestare attenzione anche alle periferie. Altra peculiarità è il voto per posta «diffuso dai tempi di Abramo Lincoln nel 1864, dove i soldati al fronte potevano votare per corrispondenza. Dal Covid-19 in poi questa abitudine è diventata maggiore della votazione standard, essendo più comoda» conclude Massimo Manzo. 

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