Non c’è futuro senza pace, giustizia per i crimini di guerra

Le grandi voci del Festival dell'economia - Un podcast de Radio 24 - Les mardis

“Le guerre sono tornate ad essere lo strumento per la risoluzione dei conflitti, i leader mondiali devono intervenite prima che diventino globali e per farlo bisogna fermare i dittatori e punire i crimini contro i civili”. È il messaggio forte che echeggia nelle parole di Tawakkol Karman, yemenita, premio Nobel per la pace 2011, attivista per i diritti umani, giornalista, politica, fondatrice della Fondazione Internazionale che porta il suo nome. “Il futuro è dei bambini che devono avere diritto alla scuola, alla salute, all’acqua, alla vita, ad un mondo senza più ingiustizie e violenze”, è il suo appello.

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