Episodio 6 - Il prezzo della santità

Il sesto episodio di La Confessione rivela che per la chiesa italiana i reati sessuali dei suoi sacerdoti si possono cancellare con il denaro. Il prezzo è 25 mila euro, una cifra ricorrente in molti casi simili.  Il denaro si prende dai fondi della Caritas, quelli che i fedeli donano per aiutare i poveri. Per il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana è giusto usarli per offrirli ad Antonio Messina, vittima degli abusi del sacerdote Giuseppe Rugolo, in cambio del silenzio. Nel frattempo preleva 50 mila euro dai suoi fondi 8 per mille (oltre un milione di euro all'anno per la sola diocesi di Piazza Armerina) e li dà a Rugolo per fare fronte al pagamento degli avvocati, di vecchi debiti del padre e dei costi dell'esilio a Ferrara.   E' il punto più oscuro della storia che La Confessione racconta. Il 5 ottobre 2019, quando Antonio Messina sta già chiedendo giustizia alla Chiesa da 5 anni, Gisana annuncia ai suoi genitori che il sacerdote abusatore, "non degno di guidare la parrocchia di san Cataldo", andrà via da Enna e non vi tornerà più, e che il vescovo lascerà un'ammonizione scritta in modo che anche i suoi successori siano informati della pericolosità di Rugolo. Un mese e mezzo dopo, con una inspiegabile capriola, Gisana convoca i Messina e dice loro che Rugolo tornerà in sella dopo due anni perché la parrocchia di San Cataldo senza di lui andrebbe allo sfascio, e che loro devono accontentarsi di 25 mila euro (che non hanno mai chiesto) firmando un impegno al silenzio. I genitori di Antonio rifiutano e lo mandano al diavolo, dicendogli che non si vedranno mai più. "Magari per strada", sibila cinicamente Gisana.  Mentre i Messina padre e madre gli dicono che a loro non interessano i soldi, Gisana (difeso a spada tratta da papa Francesco come "un uomo giusto ingiustamente accusato") andrà in giro ad accusarli di un tentativo di estorsione. Lo farà anche con i magistrati, mentendo in interrogatorio, lo farà al telefono con il suo amico Fortunato Di Noto, altro sacerdote siciliano. Di Noto è assurto alla fama nazionale come difensore dei minori abusati, a meno che, si scopre dalle sorprendenti intercettazioni, non siano abusati da sacerdoti. In questo caso mette in guardia Gisana dalle vittime, dipinte come desiderose di arricchirsi accusando strumentalmente sacerdoti innocenti.  Episodio sei di sette.   La Confessione è un podcast di giornalismo investigativo in 7 puntate disponibile su Spotify e tutte le principali piattaforme Autori: Stefano Feltri Giorgio Meletti Federica Tourn Con la collaborazione di Carmelo Rosa Consulenza musicale e sonora: Stefano Tumiati Produzione: Il podcast La Confessione è possibile grazie al sostegno degli abbonati alla newsletter Appunti Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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Perché soltanto in Italia non è ancora scoppiato il caso degli abusi nella Chiesa cattolica? Perché il sistema di copertura degli abusatori è ancora in piedi ed efficace, coinvolge decine e decine di preti e vescovi ed è tacitamente approvato da papa Francesco.  Il podcast La Confessione ricostruisce come la Chiesa italiana silenzia le denunce delle vittime, copre i preti sotto accusa e nasconde lo scandalo. E sono loro, i preti, a raccontarlo. “Ho insabbiato questa storia”, dice il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana, intercettato al telefono mentre parla con il prete accusato di violenza sessuale, don Giuseppe Rugolo, condannato a 4 anni e 6 mesi per violenza sessuale in primo grado a Enna martedì 5 marzo.  Per la prima volta possiamo ascoltare direttamente i protagonisti di una vicenda di abusi spiegare come funziona il sistema per insabbiare e depistare, come si usano le risorse della Chiesa per tacitare le vittime e lasciare gli abusatori impuniti. Secondo Gisana, le accuse di violenza sessuale per Rugolo sono un dono di Dio, “per diventare santo”.  Antonio Messina è un ragazzo di Enna che per anni è stato abusato da don Rugolo, fin da quando era minorenne. Nel 2014 inizia a chiedere giustizia alle strutture ecclesiastiche, dieci anni dopo arriva la sentenza della magistratura ordinaria.  Grazie alla sua denuncia, sono emersi i documenti audio su cui si basa questo podcast: intercettazioni telefoniche e dialoghi registrati dai protagonisti all’insaputa l’uno dell’altro.  Possiamo sentire così monsignor Gisana, vescovo tuttora in carica, che propone di comprare il silenzio della vittima con soldi tolti ai poveri della Caritas, e che ammette di usare i fondi dell’otto per mille per sostenere il prete abusatore e mandarlo a Ferrara, al riparo dalle accuse, sempre per occuparsi di ragazzini, con l’appoggio del vescovo locale, monsignor Gian Carlo Perego.  La Confessione è un podcast che sviluppa l’inchiesta di rilievo internazionale che conduce ormai da due anni Federica Tourn sugli abusi nella Chiesa e che già ha fatto esplodere il caso del gesuita Marko Rupnik.  Federica Tourn ha seguito tutte le fasi dell’inchiesta e del processo, ha intervistato i protagonisti e gli esperti.  Con Stefano Feltri e Giorgio Meletti ha costruito un atto d’accusa che per la prima volta racconta le responsabilità dei vertici della Chiesa italiana e del Vaticano, incluso papa Francesco che ha pubblicamente elogiato il vescovo insabbiatore Gisana.  Per sapere di più segui e sostieni la newsletter Appunti La produzione di questo podcast è sostenuta dalle abbonate e dagli abbonati alla newsletter Appunti