Le amiche del cuore e l'uomo che venne dalla Tanzania

Il treno va - Un podcast de Radio 24

Caro Gianluca,Ti voglio parlare di due donne che fanno parte del nostro gruppo di amiche, Gaia e Valeria. La prima, Gaia, è l'unica non sposata di noi. E' bella tirata, non ha mai avuto figli, è bionda è alta fa un lavoro gratificante, soprattutto non è sposata e saltella di fiore in fiore con estrema disinvoltura. La seconda è Valeria, il marito l'ha lasciata anni fa e ha vissuto in stato quasi vedovile nell'allevamento dei tre figli fino a un paio di anni fa. Poi le ha preso la smania di viaggiare con quelle agenzie che organizzano gruppi di persone che non si conoscono tra loro. Durante un viaggio in Tanzania ha conosciuto un uomo del posto, una specie di artista performer, che produce opere di arte visuale, non abbiamo capito bene, ma lei è tornata dicendosene innamorata. E' tornata a trovarlo più volte e con intensità. Te la faccio breve, sei mesi fa Valeria è tornata con il suo innamorato e se l'è messo in casa. Eravamo contente per lei, l'abbiamo aiutata il più possibile a farla sentire integrata al nostro gruppo anche con il suo nuovo compagno che è simpatico, espansivo, divertente. Poi è accaduto l'irreparabile: la sera che ci siamo incontrate con Valeria e Gaia con mariti, figli e amici, il tanzaniano ha passato la serata in allegrissima conversazione con Gaia, che pareva dargli molto spago, anche perché avevano entrambi un po' bevuto. Tutti a casa e si passa alla mattina dopo. La seducente Gaia, quasi lusingata ha cominciato a postare nei nostri WhatsApp un messaggio che il Tanzaniano le aveva mandato, nulla di che, ma abbastanza marpione. Le diceva che era contento di averla conosciuta, che gli sarebbe piaciuto raccontarle del suo paese… Insomma le buttava un amo. Quella naturalmente era totalmente disinteressata, ma non perdeva un'occasione per dimostrarci la sua supremazia su di noi povere carampane. Ci siamo consultate e abbiamo deciso di girarlo a Valeria, finora inconsapevole, che lo manteneva in casa da sei mesi. Nel giro di un'ora Valeria lo ha cacciato di casa, senza remissione, senza se e senza ma. Ora però noi ci sentiamo in colpa, non avremmo fatto meglio a stare zitte? Il tanzaniano ora gira per la città come un clandestino (ha documenti regolari e un regolare visto turistico ottenuto quando è entrato in Italia con la nostra amica), sappiamo che è senza denaro, senza casa e senza punti di riferimento. Insomma ci fa molta pena e forse abbiamo esagerato… Che possiamo fare per rimediare? Alla fine che colpa ha questo povero ragazzo se non quella di essere stato gentile? Siamo state noi troppo bacchettone? Da ascoltare guardando fuori dal finestrino: Manu Chao - Le p'tit jardin Rodriguez - Sugar ManBebe - CocaineIsmaël Lô - Tadieu Bone

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