Trasformazione "LEAN" della filiera vitivinicola: siamo pronti?
Conversazioni sulla Viticoltura Italiana con Giovanni Bigot - Un podcast de 4Grapes

Anche quest’anno, per il quinto anno consecutivo, premiamo i migliori vigneti d’Italia secondo l’Indice Bigot. Il numero dei vigneti analizzati cresce di anno in anno e, per l’annata 2025, ne sono stati valutati oltre 4.000 nel bacino mediterraneo. Nonostante l’annata 2024 fosse caratterizzata da condizioni complesse, ben 94 vigneti hanno superato i 90 punti, e oggi sveliamo le prime 12 aziende che hanno ottenuto i punteggi più alti. L’elenco completo sarà pubblicato e premiato nei prossimi giorni al Vinitaly. Ma è la zona o il viticoltore a spostare l’ago della bilancia? La risposta è: TUTTI E DUE. Credo però che l’UOMO abbia un ruolo centrale: è lui, infatti, a trovarsi al centro del vigneto per prendere le decisioni giuste, specialmente in un contesto di cambiamenti climatici. L’Indice Bigot, monitorato costantemente durante l’anno, è stato un prezioso strumento di orientamento, aiutandoci a tracciare la via da seguire e a definire l’obiettivo da raggiungere. Le tecniche adottate hanno fatto il resto: ottenere risultati di potenziale qualitativo elevato non è frutto del caso, ma di attenzioni quotidiane, basate sui dati disponibili e su scelte agronomiche specifiche per ogni singolo vigneto. Tutto ciò ha reso possibile raggiungere una qualità di partenza molto elevata. Complimenti a tutte le aziende premiate e agli Ampelonauti che, con attenzione, cura e costanza, monitorano i vigneti.