Taylor, dalla chitarra al potere
Americane - Storie di donne indimenticabili - Un podcast de Il Sole 24 Ore - Les mardis
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È la prima volta che Time pesca la “persona dell'anno” nel mondo dell’entertainment e lo fa scegliendo Taylor Swift, rendendola anche la prima donna a ricoprire due volte questo ruolo. È lei la più ricca, quella che ha venduto di più, quella ai cui concerti vanno così tante persone che la terra trema. O almeno ci raccontano che abbia tremato. Taylor scrive i suoi testi, condividendo la vita vera con i suoi fan, scrive le sue melodie, idea i suoi video, disegna le copertine dei suoi album, gestendo in prima persona non solo la sua esposizione mediatica ma anche le sue finanze. E mentre lo fa riesce a prestare attenzione alla gente, alla società con i suoi grandi problemi, al mercato con i suoi gusti, alla politica americana con i suoi difetti. È grazie a questa continua attenzione al contesto e alle persone che sa cambiare e, cambiando, risulta effettivamente credibile, per lo meno per chi la ama. Perché chi teme un suo sostegno alla campagna del presidente Joe Biden comincia già a colpirla con le teorie complottiste più disparate.